Sclavia | Azienda
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Azienda

Il territorio

Racchiuso in un entroterra sincero ed incontaminato come quello del monti Trebulani, sorge Liberi, un borgo rurale derivante dalla popolazione longobarda che occupò la Campania nel VI sec, anticamente denominato Sclavia.

A delinearne il profilo vi sono la torre, effige dello stemma comunale, ed il falco, che libero e fiero sorvola le nostre vigne.
In onore delle origini e della storia del luogo, nel 2012 nasce Sclavia, azienda vinicola, che riporta nel suo logo i due emblemi del borgo, ridisegnati dal pittore partenopeo Salvatore Ravo.

Le persone

Nel 2003, affascinato dalla natura del luogo, Andrea Granito, di professione medico, acquista dei terreni a Liberi e vi fa impiantare due vitigni autoctoni forti e millenari: il Pallagrello ed il Casavecchia. Un desiderio mosso dalla volontà di ritornare alla terra e raccontarne fascino ed unicità. Un sogno che negli anni trova supporto e condivisione in una nuova generazione di appassionati del vino, condotta da Lucia Ferrara, storica dell’arte di formazione ed esperta dei vini di professione che, insieme con Maurizio Alongi, enologo dell’azienda, ha un’unica missione: produrre vini di qualità che raccontino la sua terra.

La cantina

“L’architettura incontro il vino”

Immersa tra le vigne, la cantina di Sclavia è un’opera architettonica contemporanea creata nel 2011 da due noti architetti, Davide Vargas e Luciano Palmiero: una struttura con due cuori e un’anima, selezionata per il padiglione Italiano alla Biennale Architettura di Venezia 2012. Ipogea, moderna e razionale, alla ricerca di un’integrazione ecosostenibile all’interno del contesto che la ospita. Un connubio perfetto tra vino e terra.

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